Descrizione
Benedetto Lupo, pianoforte solista
Carlo Fabiano, violino concertatore
A. Salieri
Concerto n. 1 in si bemolle maggiore
W. A. Mozart
Concerto n. 19 in fa maggiore KV 459
L. van Beethoven
Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 19
Tre Concerti che furono eseguiti per la prima volta a distanza di undici anni l’uno dall’altro: quello di un giovane Salieri che nel 1773, a Vienna, si cimenta con le sue uniche composizioni per strumento a tastiera e orchestra; poi quello di un Mozart che, nel 1784, è perfettamente padrone del genere e che per il proprio virtuosismo di autore e di interprete tratteggia un Concerto spensierato e gioioso, dove gli accenni di malinconia sono spazzati via da un finale tra i più brillanti e umoristici; infine, quello di un giovane Beethoven che per affermarsi a Vienna, sua città d’elezione, scrive il suo primo Concerto importante (anche se pubblicato come secondo) nella stessa tonalità del Concerto di Salieri e che, nella prima esecuzione del 1795, fu il solista alla tastiera con Salieri a dirigere l’orchestra. Tre Concerti, insomma, che sono legati da una fitta trama di coincidenze e suggestioni e che verranno qui riproposti in ordine cronologico.
Benedetto Lupo, considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn che lo ha portato a suonare con le più importanti orchestre americane ed europee come la Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal, Seattle Symphony, Vancouver Symphony, la London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Rotterdam Philharmonic, Hallé Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester, Stuttgarter Philharmoniker, Orquesta Nacional de España, Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, Orchestre Philharmonique de Liège, Bergen Philharmonic, Orchestre du Capitole de Toulouse.
L’Orchestra da Camera di Mantova nasce nel 1981 e s’impone da subito all’attenzione generale per brillantezza tecnica, assidua ricerca della qualità sonora, sensibilità ai problemi stilistici. Tanto che nel 1997 i critici musicali italiani le assegnano il Premio “Franco Abbiati”, quale miglior complesso da camera, «per la sensibilità stilistica e la metodica ricerca sulla sonorità che ripropone un momento di incontro esecutivo alto tra tradizione strumentale italiana e repertorio classico».
Nome stagione
Stagione 2017-201816.01.2018 - h.20:30
Teatro Amilcare Ponchielli