Descrizione
portata dalla schiuma e dalle onde
dall’omonimo libro Moun di Rascal edito da L’Ecole des loisirs
con Deniz Azhar Azari
musiche Paolo Codognola
coreografie Valerio Longo
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
sagome Nicoletta Garioni
regia e scene Fabrizio Montecchi
PROSA
durata: 50 minuti
Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato, decidono di abbandonare al mare l’unica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza. Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle sempre più numerosi.
Arriva però il giorno in cui a Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini; e da quel momento non può non fare i conti con la propria storia, con le proprie origini.
Dopo tanto soffrire finalmente Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di ricordi di un “tempo dell’innocenza” dove lei ignorava le sue radici.
La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore”.
La leggerezza poetica, indubbia qualità di questa storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione.
I personaggi hanno tratti felini e più che uomini sembrano gatti: questo favorisce quella “giusta distanza” dello spettatore dalla storia e nello stesso tempo crea un coinvolgimento emotivo senza il quale sarebbe impossibile condividere il percorso esperienziale di Moun.
In scena, Deniz evoca la storia di Moun facendo uso di un linguaggio teatrale che fonde la narrazione e la danza con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprie di Teatro Gioco Vita.
Nome stagione
Stagione 2017-201817.03.2017 - h.10:00
Teatro Amilcare Ponchielli