Descrizione
dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
drammaturgia Luca Zingaretti
musiche composte da Germano Mazzocchetti
eseguite dal vivo da Fabio Ceccarelli
DIRITTO DI CRITICA
Fino a martedì 9 aprile sarà possibile votare, attraverso il sito del quotidiano La Provincia di Cremona, le recensioni dello spettacolo La sirena scritte dai ragazzi che hanno partecipato a Diritto di critica.
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Nonostante Giuseppe Tomasi di Lampedusa sia noto soprattutto per Il Gattopardo, non si può far a meno di annoverare tra i suoi capolavori anche quel piccolo gioiello che è Lighea, un testo pubblicato postumo nel 1961.
Nel tardo autunno del 1938 due uomini si incontrano in una Torino a entrambi estranea. Paolo Corbèra è nato a Palermo, giovane laureato in Giurisprudenza, lavora come redattore de “La Stampa”.
Rosario La Ciura è nato ad Aci Castello e ha settantacinque anni: oltre che senatore, è il più illustre ellenista del tempo.
Il primo, deluso da avventure amorose di poco valore, si trova “in piena crisi di misantropia”.
Il secondo legge senza tregua riviste straniere, fuma sigari toscani e sputa spesso. I due sconosciuti si incontrano in un caffè e, poco a poco, entrano in una garbata e cordiale confidenza.
«La Sirena è un immaginario viaggio, geografico e temporale tra il Nord e il Sud, attraverso cui emerge un mondo costruito sulla passione e l’estasi», racconta Zingaretti che aggiunge: “Considero la novella come una fiaba per adulti, dove mondo reale e fantastico si mischiano mirabilmente senza entrare mai in conflitto e anzi costruendo una realtà più dolce e consolatoria a cui il lettore e, nel nostro caso lo spettatore, si concede con grande abbandono. La sirena diventa ideale di bellezza e compiutezza e anche ideale di immortalità laica”.
Una grande prova di attore accompagnata da una musica che ne sottolinea l’ambito emozionale in cui si muove.
Nome stagione
Stagione 2018-201919.03.2019 - h.20:30
Teatro Amilcare Ponchielli
20.03.2019 - h.20:30
Teatro Amilcare Ponchielli