Descrizione
Dal niente si può fare tutto
da Moi et Rien di Kitty Crowther
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari
adattamento, regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Kitty Crowther)
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
luci Davide Rigodanza
realizzazione sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
realizzazione scene Sergio Bernasani
PROSA
durata: 60 minuti
“Qui non c’è niente. Anzi, ci sono io. Niente e io. Niente si chiama Niente. Vive con me, intorno a me.”
Così incomincia la storia di Lilà, una bambina che dopo aver perso la mamma e con il papà affranto dal lutto, si crea un amico immaginario; Niente.
Assieme a Niente Lilà passa le sue giornate a fare niente.
Ma Niente, al contrario di lei, è sempre di buonumore e risponde alla sua profonda indolenza con delicata e costruttiva positività. Al “non c’è niente da fare” di Lilà, Niente risponde che “dal niente si può fare tutto”.
Ed è proprio grazie a questo importante insegnamento che Lilà si convince, dopo una lunga resistenza, ad uscire dal suo isolamento e a piantare i semi di papavero blu dell’Himalaya che la mamma aveva conservato nel grande ripostiglio.
Quelli di cui, dice la leggenda, un pettazzurro aveva tenuto i semi nel becco durante un lungo periodo di gelo, per paura che quel fiore sparisse per sempre e che poi aveva piantato nel giardino di una principessa…
La decisione di piantare i semi e di coltivare gli stupendi fiori blu preferiti dalla madre fino a ricreare il meraviglioso giardino di casa, consente a Lilà di attirare l’attenzione del padre e riguadagnare il suo amore.
“La nostra primavera è stata bellissima. Papà è ridiventato il mio papà”, dice Lilà.
Segno di quest’amore ritrovato è un regalo lasciato a Lilà dalla madre e che il padre si decide finalmente a consegnargli.
È una piccola scatola che contiene una sorpresa che tutto chiude e tutto spiega, anche l’amico immaginario.
Nome stagione
Stagione 2018-201927.03.2018 - h.10:30
Teatro Amilcare Ponchielli