Descrizione
Opera in tre atti
Libretto di Benjamin Britten e Peter Pears
dall’omonima commedia di William Shakespeare
musica di Benjamin Britten
Prima rappresentazione
Aldeburgh, Jubilee Hall, 11 giugno 1960
L’opera verrà rappresentata in lingua originale (inglese) con sopratitoli in italiano
Personaggi ed Interpreti
Raffaele Pe (Oberon), Anna Maria Sarra (Tytania), Simone Coppo (Puck), Federico Benetti (Theseus), Arina Alexeeva (Hippolyta), Alex Tsilogiannis (Lysander), Paolo Ingrasciotta (Demetrius), Cecilia Bernini (Hermia), Angela Nisi (Helena), Zachary Altman (Bottom), Nicholas Masters (Quince), Roberto Covatta (Flute), Rocco Cavalluzzi (Snug),
Claudio Grasso (Snout), Dario Shikhmiri (Starveling), Coro Voci Bianche (Quattro fate)
direttore
Francesco Cilluffo
regia
Ferdinando Bruni, Elio de Capitani
scene, Carlo Sala
costumi, Ferdinando Bruni
luci, Nando Frigerio
assistente alla regia, Matteo De Mojana
assistente alle scene e ai costumi, Roberta Monopoli
direttore di scena Alessandro Mathis
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
CORO DI VOCI BIANCHE MOUSIKE’ – SMIM VIDA DI CREMONA
maestro del coro voci bianche Raul Dominguez
Nuovo Allestimento in collaborazione con Teatro Elfo di Milano
Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia
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Pur con alcuni tagli, la struttura drammaturgica e narrativa di A midsummer night’s dream di Benjamin Britten è pressoché del tutto fedele all’originale shakespeariano. In particolare, il compositore inglese mantiene la distinzione dei tre piani principali su cui si sviluppa la vicenda e che coinvolge altrettanti gruppi di personaggi. Ad essi Britten assegna atmosfere musicali corrispondenti, caratterizzandoli da un punto di vista sonoro in modo assai preciso: popolareggiante per gli artigiani, d’impronta romantica per il quartetto di innamorati, eterea e sognante per il mondo di fate ed elfi. A porre in comunicazione questi tre livelli di situazioni drammaturgiche e di personaggi è Puck, impersonato da un attore ed annunciato sempre da uno squillo di trombe che diventa quasi un suo riconoscibile Leitmotiv. Di grande rilievo è anche il ruolo assegnato da Britten al coro di voci bianche, elfi e fate alla corte di Oberon e Tytania, associati ad una musica sempre lieve, la cui sonorità fatata è ricreata dagli archi con un ampio uso di glissando, dalla celesta e dalle arpe. Da Shakespeare Britten riprende anche l’intento ironico della messa in scena della tragedia di Piramo e Tisbe da parte degli artigiani, che nell’opera del compositore inglese si tramuta in una parodia del melodramma ottocentesco italiano. L’effetto comico è il medesimo di quello nella scena equivalente in Sogno di una notte di mezza estate senza tuttavia l’accenno polemico presente in Shakespeare.
Trama dell’opera
Nome stagione
Stagione 2016-201707.10.2016 - h.20:30
Teatro Amilcare Ponchielli
09.10.2016 - h.15:30
Teatro Amilcare Ponchielli