La storia del
Monteverdi Festival
Le radici del Festival Monteverdi affondano nel Festival di Cremona del 1983, nato con il doveroso intento di onorare il patrimonio musicale della città. La nascente iniziativa culturale si intrecciò presto con altre manifestazioni cittadine di grande rilievo, come il 250° anniversario della morte di Antonio Stradivari del 1987, quando i riflettori di tutto il mondo si concentrarono su Cremona, città natia di artigiani liutai e artisti celebri, che nel corso dei secoli hanno contribuito con le loro opere all’arricchimento della storia culturale italiana.
La prima rassegna del Festival di Cremona ad essere eseguita presso il Teatro Amilcare Ponchielli fu la IV edizione, che risale al settembre 1986.
Da quell’anno sarà proprio il Teatro Ponchielli a promuovere e portare fino ad oggi questa prestigiosa rassegna, in cui sono stati ospitati i più importanti esponenti della musica classica e barocca.
Sin dalle prime edizioni, gli eventi del Festival si svolsero itineranti nelle chiese della città, nella Cattedrale e nelle sale e cortili dei palazzi antichi di cui Cremona è ricca.
Il repertorio degli inizi privilegiava la musica strumentale italiana per archi del XIX e XX secolo, toccando appena il repertorio barocco.
La svolta nell’identità del Festival di Cremona giunse nel 1993, anno in cui ricorreva la celebrazione del 350° anniversario dalla morte di Claudio Monteverdi, illustre cittadino cremonese.
Ogni edizione del Festival nasceva per creare una manifestazione di rilievo e di alto richiamo dedicata al repertorio musicale per strumenti ad arco; ma alla fine si dimostrò non dissimile da una qualsiasi stagione concertistica.
Nel tempo, il Festival perse capacità di richiamo, nonostante la qualità della programmazione e degli interpreti eccellente.
L’idea fu allora di valorizzare una specificità, facendo del Festival un’occasione unica nel panorama culturale italiano.

