COMPAGNIA FUORIOPERA
MACBETH
libretto di Francesco Maria Piave
testi di William Shakespeare
musica di Giuseppe Verdi
personaggi ed interpreti
Macbeth Daniele Girometti
Banco Ernesto Morillo
Lady Macbeth Serena Pulpito
Attore Diego Paul Gualtieri
Attore Fabio Midolo
pianoforte e direzione musicale
Andrea Gottfried
allestimento Fabio Midolo
scenografia e costumi Chiara Spanò
Descrizione
Il Teatro Ponchielli si fa promotore di una rassegna di eventi denominata “Il Ponchielli nei piccoli borghi”, per la promozione delle attività musicali e liriche verso i piccoli borghi della provincia cremonese. Questi eventi, oltre alla sensibilizzazione del pubblico limitrofo alla città di Cremona, serviranno per diffondere capillarmente il repertorio lirico e musicale e far esibire giovani talenti emergenti nei teatri della provincia, contribuendo a valorizzare ancora di più veri e propri tesori del nostro territorio.
SINOSSI
In Scozia, nell’XI secolo, Macbeth e Banco sono di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi. Incontrano tre streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà signore di Cawdor e successivamente re di Scozia, mentre la progenie di Banco salirà al trono.
Giunge ben presto un messaggero, che comunica a Macbeth, che re Duncano gli ha concesso la signoria di Cawdor. Venuta a conoscenza della profezia delle streghe, l’ambiziosa Lady Macbeth sollecita il marito a uccidere il re.
Del delitto viene incolpato il figlio di Duncano, Malcolm, che si trova costretto a fuggire in Inghilterra. Ora che Macbeth è re di Scozia, la moglie lo convince a sbarazzarsi di Banco e di suo figlio Fleanzio, nel timore che si avveri la seconda parte della profezia. I sicari di Macbeth uccidono Banco in un agguato, ma Fleanzio riesce a fuggire. Durante un banchetto a corte, Macbeth è terrorizzato dall’apparizione del fantasma di Banco.
Inquieto, Macbeth torna dalle streghe per interrogarle. Il verdetto è oscuro: egli resterà signore di Scozia fino a quando la foresta di Birnam non gli muoverà contro, e nessun “nato di donna” potrà nuocergli. Lady Macbeth, intanto convince il marito a uccidere la moglie e i figli del nobile profugo Macduff che, insieme a Malcolm, sta radunando in Inghilterra un esercito per muovere contro a Macbeth.
L’esercito invasore giunge segretamente al comando di Malcolm e Macduff. Giunti nei pressi della foresta di Birnam, i soldati raccolgono i rami degli alberi e con questo travestimento avanzano mimetizzati dando l’impressione che l’intera foresta si avanzi (come nella profezia). Lady Macbeth, nel sonno, è sopraffatta dal rimorso e muore nel delirio. Macbeth, rimasto solo, fronteggia l’invasore, ma viene ucciso in duello da Macduff, l’uomo che, venuto al mondo con parto cesareo, avvera la seconda parte del vaticinio (“nessun nato di donna ti nuoce”).
LO SPETTACOLO
Sol la bestemmia, la nenia tua sarà. È con queste parole che il morente Macbeth, Signore di Cawdor e in seguito Signore di Scozia, si congeda dal mondo, ma soprattutto da sé stesso. Il morire nell’infamia è l’estrema conseguenza che la manifestazione del suo comportamento ha causato.
La messa in spazio dell’opera, impresa apparentemente ardua per il nostro linguaggio, è il testo di Shakespeare nel quale emerge la sconfitta dell’uomo (Macbeth) a causa del suo comportamento.
Da questa prospettiva si è partiti per la nostra messa in spazio.
Attorno al personaggio principale ruotano i suoi “sentimenti” (che sono presi in prestito dall’estetica romantica, di cui il nostro linguaggio ne è il veicolo principale: il melodramma).
Un attore incarna le Streghe profetiche, che nel testo originario non hanno alcun connotato metafisico, ma si pongono come proiezioni fisiche delle forze malefiche insite nell’uomo.
Lady Macbeth è il lato oscuro di un amore che porta alla corruzione morale e al disgregamento fisico e Banco incarna la possibile vittoria dell’uomo sul male.
L’interazione di questi personaggi è quasi monolitica, si muovono in spazi ben precisi in un tempo non preciso, per rimarcare la potenza di come due grandi autori Shakespeare e Verdi, così lontani nel tempo e con due visioni del mondo completamente differenti, riescano a dar vita alla rappresentazione/espressione dell’animo umano e delle sue fragilità, ma sempre protesi verso il riscatto: Vittoria!… ove s’è fitto l’usurpator?
LA COMPAGNIA FUORIOPERA
FuoriOpera ha come obiettivo valorizzare la cultura operistica italiana, rendendola “fruibile”, riportandola ad una dimensione popolare di facile accesso.
Le opere, proposte in forma da camera, sono ridotte nei tempi e negli spazi, eliminando di fatto le barriere tra pubblico e artisti in un’esperienza totalmente immersiva.
Espressione massima del “Made in Italy” culturale, l’Opera diventa così un distillato d’arte musicale e teatrale.
Gli allestimenti sono realizzati ad hoc in ambienti insoliti, dove la bellezza architettonica e il fascino d’altri tempi si fondono con la magia dello spettacolo e l’emozione della musica.
www.fuoriopera.com
Nome stagione
Stagione settembre 2023/gennaio 202416.09.2023 - h.21:00
Teatro Bellini, Casalbuttano
I biglietti saranno posti in vendita anche alla Biblioteca di Casalbuttano (Via Jacini 23, tel. 0374/364480) nei seguenti giorni:
venerdi 1° settembre: 15.30-18.30
sabato 2 settembre: 9.00-12.00
lunedi 4 settembre: 15.30-18.30
venerdi 8 settembre: 15.30-18.30
sabato 9 settembre: 9.00-12.00
lunedi 11 settembre: 15.30-18.30
mercoledi 13 settembre: 15.30-18.30
giovedi 14 settembre: 15.30-18.30
venerdi 15 settembre: 15.30-18.30
sabato 16 settembre: 9.00-12.00
16 settembre 2023, Teatro Bellini, Casalbuttano € 15,00